• INTERVENTI in UROLOGIA

    Calcolosi urinaria: trattamento e interventi

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Calcolosi urinaria: trattamento e interventi

INTERVENTI IN UROLOGIA

Calcolosi urinaria: trattamento e interventi

INTERVENTI IN UROLOGIA

Calcolosi urinaria: trattaento e interventi


COLLEGAMENTI RAPIDI


COLLEGAMENTI RAPIDI

Trattamento

Trattamento

I trattamenti disponibili sono molteplici e dipendono dal tipo di calcolo e dalla condizione clinica del paziente. Calcoli di dimensioni inferiori ai 5-6 mm possono essere espulsi spontaneamente. Tale processo può essere facilitato da una abbondante idratazione ( non durante la sintomatologia colica), una terapia antalgica ed una terapia α- litica, volta a dilatare principalmente il collo della vescica e quindi ad espellere il calcolo all’esterno. Può essere necessaria l’associazione di un antibiotico in presenza di sintomi sistemici. In presenza di calcoli di maggiori dimensioni gli approcci terapeutici sono molteplici: il trattamento meno invasivo è certamente la ESWL (litotrissia extracorporea ad onde d’urto) che consente di frammentare il calcolo tramite onde d’urto e favorirne l’eliminazione tramite la minzione.

I trattamenti disponibili sono molteplici e dipendono dal tipo di calcolo e dalla condizione clinica del paziente. Calcoli di dimensioni inferiori ai 5-6 mm possono essere espulsi spontaneamente. Tale processo può essere facilitato da una abbondante idratazione (non durante la sintomatologia colica), una terapia antalgica ed una terapia α- litica, volta a dilatare principalmente il collo della vescica e quindi ad espellere il calcolo all’esterno. Può essere necessaria l’associazione di un antibiotico in presenza di sintomi sistemici. In presenza di calcoli di maggiori dimensioni gli approcci terapeutici sono molteplici: il trattamento meno invasivo è certamente la ESWL (litotrissia extracorporea ad onde d’urto) che consente di frammentare il calcolo tramite onde d’urto e favorirne l’eliminazione tramite la minzione.

Interventi: eswl e follow up

Interventi: eswl e follow up

In caso di calcolosi più severa può essere necessario un trattamento chirurgico che può essere endoscopico (in caso di calcoli di medie dimensioni incuneati nell’uretere) per frammentare il calcolo sotto visione diretta con l’utilizzo del laser, percutaneo oppure un trattamento a cielo aperto. Tale approccio è detto pielolitotomia e consiste nell’asportazione chirurgica del calcolo ove esso non possa essere eliminato con le tecniche sovra citate. Per ridurre l’incidenza delle recidive è consigliabile una abbondante idratazione che diminuisce la formazione di depositi nelle vie urinarie e ne favorisce la eventuale eliminazione). In caso di recidiva della patologia può essere utile una visita nefrologica/dietologica per valutare eventuali disturbi metabolici favorenti la formazione di calcoli delle vie urinarie.

In caso di calcolosi più severa può essere necessario un trattamento chirurgico che può essere endoscopico (in caso di calcoli di medie dimensioni incuneati nell’uretere) per frammentare il calcolo sotto visione diretta con l’utilizzo del laser, percutaneo oppure un trattamento a cielo aperto. 

Donna-foto-creata-da-freepik---it.freepik.com
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Tale approccio è detto pielolitotomia e consiste nell’asportazione chirurgica del calcolo ove esso non possa essere eliminato con le tecniche sovra citate. Per ridurre l’incidenza delle recidive è consigliabile una abbondante idratazione che diminuisce la formazione di depositi nelle vie urinarie e ne favorisce la eventuale eliminazione). In caso di recidiva della patologia può essere utile una visita nefrologica/dietologica per valutare eventuali disturbi metabolici favorenti la formazione di calcoli delle vie urinarie.

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Prevenzione

Prevenzione

Un’accurata anamnesi, esami metabolici e radiologici mirati e, se possibile, l’analisi chimica del calcolo (in caso di espulsione o di estrazione mediante intervento chirurgico) sono indispensabili per una corretta diagnosi.

Per quanto riguarda la calcolosi da ossalato di calcio, in passato era particolarmente diffusa la convinzione che una dieta priva o estremamente povera di latte e derivati fosse una valida arma nei confronti delle recidive; studi successivi hanno invece evidenziato l’inutilità e, in alcuni casi, addirittura la dannosità di una tanto rigida restrizione. 

Un’accurata anamnesi, esami metabolici e radiologici mirati e, se possibile, l’analisi chimica del calcolo (in caso di espulsione o di estrazione mediante intervento chirurgico) sono indispensabili per una corretta diagnosi. Per quanto riguarda la calcolosi da ossalato di calcio, in passato era particolarmente diffusa la convinzione che una dieta priva o estremamente povera di latte e derivati fosse una valida arma nei confronti delle recidive; studi successivi hanno invece evidenziato l’inutilità e, in alcuni casi, addirittura la dannosità di una tanto rigida restrizione. Numerosi studi hanno invece evidenziato l’importanza di introdurre grosse quantità di liquidi, in modo tale da diluire le urine ed evitare così il depositarsi di soluti a livello delle vie urinarie. 

Numerosi studi hanno invece evidenziato l’importanza di introdurre grosse quantità di liquidi, in modo tale da diluire le urine ed evitare così il depositarsi di soluti a livello delle vie urinarie. Si consiglia l’introduzione di almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno (oltre all’acqua introdotta con gli alimenti), preferibilmente lontano dai pasti. 

È stato osservato, inoltre, che un elevato introito di proteine e di sodio aumenta l’escrezione di ossalato, aumentandone così la concentrazione a livello urinario.Per tale motivo è preferibile non eccedere nel consumo di alimenti particolarmente ricchi di proteine, come carne, pesce, uova e formaggi.

Acqua foto creata da rawpixel.com - it.freepik.com

depositarsi di soluti a livello delle vie urinarie. Si consiglia l’introduzione di almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno (oltre all’acqua introdotta con gli alimenti), preferibilmente lontano dai pasti. È stato osservato, inoltre, che un elevato introito di proteine e di sodio aumenta l’escrezione di ossalato, aumentandone così la concentrazione a livello urinario.Per tale motivo è preferibile non eccedere nel consumo di alimenti particolarmente ricchi di proteine, come carne, pesce, uova e formaggi.

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Si consiglia l’introduzione di almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno (oltre all’acqua introdotta con gli alimenti), preferibilmente lontano dai pasti. È stato osservato, inoltre, che un elevato introito di proteine e di sodio aumenta l’escrezione di ossalato, aumentandone così la concentrazione a livello urinario.Per tale motivo è preferibile non eccedere nel consumo di alimenti particolarmente ricchi di proteine, come carne, pesce, uova e formaggi.

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È consigliabile, inoltre, limitare il consumo di sale e degli alimenti ricchi di sale, come ad esempio carne e tonno in scatola, acciughe, salumi e arachidi. Benché una dieta ricca di verdure, legumi e frutta sia sempre auspicabile (almeno 300-400 mg di verdura al giorno), per il paziente in cui è stata riscontrata una calcolosi da ossalato di calcio sarebbe preferibile limitare il consumo di radicchio, barbabietole, rabarbaro, prezzemolo ed erba cipollina, in quanto sono alimenti particolarmente ricchi di acido ossalico.

2Acqua foto creata da rawpixel.com - it.freepik.com
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È consigliabile, inoltre, limitare il consumo di sale e degli alimenti ricchi di sale, come ad esempio carne e tonno in scatola, acciughe, salumi e arachidi. Benché una dieta ricca di verdure, legumi e frutta sia sempre auspicabile (almeno 300-400 mg di verdura al giorno), per il paziente in cui è stata riscontrata una calcolosi da ossalato di calcio sarebbe preferibile limitare il consumo di radicchio, barbabietole, rabarbaro, prezzemolo ed erba cipollina, in quanto sono alimenti particolarmente ricchi di acido ossalico.

È consigliabile, inoltre, limitare il consumo di sale e degli alimenti ricchi di sale, come ad esempio carne e tonno in scatola, acciughe, salumi e arachidi. Benché una dieta ricca di verdure, legumi e frutta sia sempre auspicabile (almeno 300-400 mg di verdura al giorno), per il paziente in cui è stata riscontrata una calcolosi da ossalato di calcio sarebbe preferibile limitare il consumo di radicchio, barbabietole, rabarbaro, prezzemolo ed erba cipollina, in quanto sono alimenti particolarmente ricchi di acido ossalico.

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Un pH urinario particolarmente acido (5-5,5) può predisporre alla formazione di calcoli da ossalato di calcio. Per tale motivo può essere di aiuto l’utilizzo di sostanze in grado di alcalinizzare le urine, come ad esempio il citrato di potassio; tuttavia non tutti gli autori sono concordi sull’efficacia di tale terapia, che in ogni caso deve essere assunta sotto controllo medico e per lunghi periodi.

Un pH urinario particolarmente acido (5-5,5) può predisporre alla formazione di calcoli da ossalato di calcio. Per tale motivo può essere di aiuto l’utilizzo di sostanze in grado di alcalinizzare le urine, come ad esempio il citrato di potassio; tuttavia non tutti gli autori sono concordi sull’efficacia di tale terapia, che in ogni caso deve essere assunta sotto controllo medico e per lunghi periodi.

Come sapere se si è bevuto abbastanza?

Come sapere se si è bevuto abbastanza?

È sufficiente guardare le urine: se sono scure e di cattivo odore significa che non si sta bevendo abbastanza, mentre se sono pallide e inodore, il rischio di calcolo diminuisce.

CONTATTI

N.B. Non è necessaria l’impegnativa del medico curante. Per ogni consulto si raccomanda di portare la relativa documentazione sanitaria di cui si è in possesso. 

Contattare

800 583 924  
Lun – Ven h  8.00 – 18.00

N.B. Non è previsto il ricontatto telefonico

Oppure scrivere a

prenotazione.libera@iov.veneto.it

N.B. Indicare il Professionista prescelto, Nome, Cognome o Dati dell’utente interessato, recapito telefonico per essere contattati.

Le richieste verranno prese in carico entro 72 ore lavorative.

Oppure presso

Sportello del CUP – libera professione dell’ Ospedale di Busonera 
LUN – VEN h 14.30 – 19:00
SAB h 09:00 – 13:00

N.B. All’Ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto non è presente uno sportello CUP – libera professione

www.urologia-andrologia.it | Antonio Amodeo specialista in urologia | Iscrizione all’ordine dei Medici e Chirurghi Venezia n. 6313

È sufficiente guardare le urine: se sono scure e di cattivo odore significa che non si sta bevendo abbastanza, mentre se sono pallide e inodore, il rischio di calcolo diminuisce.

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