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    Tumore al testicolo e prevenzione

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PATOLOGIE in andrologia

Tumore al testicolo e prevenzione

PATOLOGIE IN ANDROLOGIA

Tumore al testicolo e prevenzione


COLLEGAMENTI RAPIDI


COLLEGAMENTI RAPIDI

Per i tumori del testicolo non esistono programmi di prevenzione organizzati.
Gli stessi marcatori tumorali quali alfafetoproteina e beta-HCG (ovvero sostanze che si possono trovare nel sangue in presenza di questo tipo di cancro), utili per la conferma della diagnosi e per seguire nel tempo l’evoluzione della malattia, non servono nella diagnosi precoce.

Data tuttavia la giovane età della popolazione a rischio, va sottolineata l’importanza dell’autopalpazione del testicolo, con attenzione verso qualsiasi modifica dell’anatomia o della forma dello scroto.

Adulti e ragazzi dovrebbero conoscere dimensioni e aspetto dei loro testicoli, esaminandoli almeno una volta al mese dopo un bagno caldo, cioè con il sacco scrotale rilassato.

È importante insegnare ai ragazzi questa manovra anche perché spesso l’unica visita a cui vengono sottoposti e che prevede l’esame dei testicoli è quella per la leva, che è stata abolita con la decadenza della leva obbligatoria.

Per i tumori del testicolo non esistono programmi di prevenzione organizzati.
Gli stessi marcatori tumorali quali alfafetoproteina e beta-HCG (ovvero sostanze che si possono trovare nel sangue in presenza di questo tipo di cancro), utili per la conferma della diagnosi e per seguire nel tempo l’evoluzione della malattia, non servono nella diagnosi precoce.

Data tuttavia la giovane età della popolazione a rischio, va sottolineata l’importanza dell’autopalpazione del testicolo, con attenzione verso qualsiasi modifica dell’anatomia o della forma dello scroto.

Adulti e ragazzi dovrebbero conoscere dimensioni e aspetto dei loro testicoli, esaminandoli almeno una volta al mese dopo un bagno caldo, cioè con il sacco scrotale rilassato.

È importante insegnare ai ragazzi questa manovra anche perché spesso l’unica visita a cui vengono sottoposti e che prevede l’esame dei testicoli è quella per la leva, che è stata abolita con la decadenza della leva obbligatoria.

L’autopalpazione

L’autopalpazione

Bisogna porsi davanti allo specchio, in piedi, e verificare che non siano presenti rigonfiamenti dello scroto; quest’ultimi non dipendono mai da cause testicolari: può trattarsi di una raccolta di liquido nella cavità vaginale del testicolo (idrocele), una dilatazione delle vene del funicolo spermatico (varicocele) o di un’ ernia inguinale che ha raggiunto lo scroto (evento molto raro nei giovani). 

Bisogna porsi davanti allo specchio, in piedi, e verificare che non siano presenti rigonfiamenti dello scroto; quest’ultimi non dipendono mai da cause testicolari: può trattarsi di una raccolta di liquido nella cavità vaginale del testicolo (idrocele), una dilatazione delle vene del funicolo spermatico (varicocele) o di un’ ernia inguinale che ha raggiunto lo scroto (evento molto raro nei giovani). 

Un testicolo più basso rispetto all’altro non è preoccupante. Il testicolo va esaminato con entrambe le mani, mettendo indice e medio nella zona inferiore e pollice in quella superiore. Un delicato movimento rotatorio e inizialmente superficiale consentirà di esplorarne la superficie esterna che, in condizioni di normalità, si presenta liscia, uniforme e di consistenza teso-elastica. La presenza di una formazione sospetta verrà percepita come un’irregolarità della superficie, aderente e non spostabile rispetto al piano sottostante. L’esplorazione va quindi continuata come prima, ma esercitando una modesta pressione; in questo modo si analizzano le condizioni più interne al testicolo e si può percepire, se presente, un eventuale nodulo all’interno del parenchima testicolare. 

Un testicolo più basso rispetto all’altro non è preoccupante. Il testicolo va esaminato con entrambe le mani, mettendo indice e medio nella zona inferiore e pollice in quella superiore. Un delicato movimento rotatorio e inizialmente superficiale consentirà di esplorarne la superficie esterna che, in condizioni di normalità, si presenta liscia, uniforme e di consistenza teso-elastica. La presenza di una formazione sospetta verrà percepita come un’irregolarità della superficie, aderente e non spostabile rispetto al piano sottostante. L’esplorazione va quindi continuata come prima, ma esercitando una modesta pressione; in questo modo si analizzano le condizioni più interne al testicolo e si può percepire, se presente, un eventuale nodulo all’interno del parenchima testicolare. 

Esso potrà avere la grandezza di un pisello o di una piccola nocciola e risultare più duro rispetto al tessuto circostante. Non bisogna, invece, allarmarsi se un testicolo risulta un po’ più grosso dell’altro. Le dimensioni normali possono variare dai 4 ai 5 cm di lunghezza. Quando effettuata in modo delicato, la palpazione non determina dolore. Un elemento che è sempre opportuno considerare è la presenza dell’epididimo. Si tratta di una struttura morbida tubulare situata dietro e lateralmente al testicolo dall’alto in basso.

Esso potrà avere la grandezza di un pisello o di una piccola nocciola e risultare più duro rispetto al tessuto circostante. Non bisogna, invece, allarmarsi se un testicolo risulta un po’ più grosso dell’altro. Le dimensioni normali possono variare dai 4 ai 5 cm di lunghezza. Quando effettuata in modo delicato, la palpazione non determina dolore. Un elemento che è sempre opportuno considerare è la presenza dell’epididimo. Si tratta di una struttura morbida tubulare situata dietro e lateralmente al testicolo dall’alto in basso.

L’epididimo può risultare doloroso al tatto poiché spesso è sede di infiammazioni (epididimite): a volte vi si possono apprezzare formazioni tondeggianti, non dure, che variano da pochi millimetri a qualche centimetro, ma si tratta di semplici cisti. L’autopalpazione andrebbe sempre eseguita dopo i quindici anni, una volta al mese, in modo da individuare nelle fasi iniziali qualsiasi formazione sospetta.

CONTATTI

N.B. Non è necessaria l’impegnativa del medico curante. Per ogni consulto si raccomanda di portare la relativa documentazione sanitaria di cui si è in possesso.

Contattare

Tel.  800 583 924
        Lun – Ven h  8.00  – 18.00 

N.B. Non è previsto il ricontatto telefonico

Oppure scrivere a

Email: prenotazione.libera@iov.veneto.it

N.B. Indicare il Professionista prescelto, Nome, Cognome o Dati dell’utente interessato, recapito telefonico per essere contattati. Le richieste verranno prese in carico entro 72 ore lavorative

Oppure presso

Sportello del CUP – libera professione dell’ospedale Busonera
Lun – Ven h 14.30 – 19:00
Sab h 09:00 – 13:00

N.B. All’Ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto non è presente uno sportello CUP – libera professione

 

 

www.urologia-andrologia.it | Antonio Amodeo specialista in urologia |
Iscrizione all’ordine dei Medici e Chirurghi: Venezia  n. 6313

L’epididimo può risultare doloroso al tatto poiché spesso è sede di infiammazioni (epididimite): a volte vi si possono apprezzare formazioni tondeggianti, non dure, che variano da pochi millimetri a qualche centimetro, ma si tratta di semplici cisti.
L’autopalpazione andrebbe sempre eseguita dopo i quindici anni, una volta al mese, in modo da individuare nelle fasi iniziali qualsiasi formazione sospetta.

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N.B. Non è necessaria l’impegnativa del medico curante. Per ogni consulto si raccomanda di portare la relativa documentazione sanitaria di cui si è in possesso. 

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